Una scelta che spiazza tutti gli automobilisti alle prese con le trasformazioni del mercato automobilistico.
La situazione economica europea continua a registrare numeri non particolarmente brillanti. I tentennamenti dell’Italia in materia di Patto di stabilità lo testimoniano ampiamente. Ma di certo non è solo l’economia italiana a preoccupare in questa fase. Discorsi non diversi si sentono a Berlino e a Parigi, con accenti diversi ma con preoccupazioni simili sulla tenuta dei conti pubblici.
La guerra in Ucraina continua a fare sentire i suoi effetti con l’aggravante del conflitto in Medio Oriente, con l’economia continentale che langue. In questo senso la questione collegata alla riduzione delle emissioni di CO2 in discussione al Cop 28 di Dubai resta al palo, aggiungendo incertezza sulle scelte dei Governi europei in questo settore strategico per l’economia continentale. Ma ci sono novità clamorose.
La Germania finora è apparsa uno dei Paesi europei più impegnati verso l’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni di CO2 con ingenti stanziamenti, ma è di queste ore una novità clamorosa. Il cancelliere Scholz ha annunciato nelle scorse ore un deciso taglio dei fondi per i sussidi ai veicoli elettrici e per l’industria dei pannelli solari, con l’obiettivo di contenere le spese dei singoli ministeri e rendere più efficienti quelle sociali.
Il fondo per il clima e la transizione sarà tagliato di ben 45 miliardi di euro nel periodo tra il 2024 e il 2027. L’obiettivo della realizzazione della neutralità climatica dell’economia resta inalterato, ma dovrà essere raggiunto, secondo il politico tedesco, con spese molto minori. Il volume complessivo dei fondi destinati allo scopo delle emissioni zero, quindi si mantiene elevato, circa 160 miliardi di euro, ma la sforbiciata è significativa.
Soprattutto perché colpisce un settore strategico per le finalità climatiche di abbattimento delle emissioni inquinanti, quello dell’auto elettrica che in Germania dovrà affrontare ora delle giornate difficili. Già nei mesi scorsi li mercato tedesco delle auto elettriche aveva subito uno scossone con la fine degli incentivi per le aziende e i conseguenti cali nelle vendite nei mesi autunnali che sono stati notevoli.
Il futuro appare quindi ancora incerto per l’auto elettrica con un mercato che ancora ha bisogno degli incentivi di Stato per reggersi sulle proprie gambe. Questo vale per la Germania quanto per l’Italia, dove nonostante gli investimenti nella rete di rifornimento elettrico, la situazione non appare buona per le auto elettriche. Non resta che vedere quali saranno le conseguenze della decisione del Governo tedesco e non soltanto in Germania.
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