E’ emerso un nuovo retroscena legato alla straordinaria carriera di Valentino Rossi: ha sorpreso davvero tutti.
Sono in pochi a poter vantare un curriculum e una carriera al pari di quella di Valentino Rossi. Il pilota italiano è un’autentica leggenda, e nonostante sia passato ormai diverso tempo da quando ha appeso il casco della MotoGp al chiodo, continua ad essere una delle figure più influenti del motorsport e ad avere un posto speciale nel cuore degli appassionati. Non sorprende dunque che di lui si continui a parlare spesso, e che emergano costantemente nuovi retroscena.
L’amico di sempre di Valentino Rossi, Uccio Salucci ha voluto raccontare a distanza di 20 anni un retroscena del periodo in Yamaha. Il primo incontro tra “Il Dottore” e quella che sarebbe stata la sua moto per la stagione 2004 non fu dei migliori. Il no da parte di Honda, da cui Rossi si separò al termine della stagione 2003, impedì al pilota di effettuare i primi test, ma il centauro di Tavullia vide la moto con cui avrebbe corso in gran segreto a Donington Park.
Dopo averle dato uno sguardo attento rimase deluso perché non era stata realizzata adeguatamente. Difetti che spiccarono ancora di più visto il fatto che Rossi era stato abituato con Honda, una squadra leader in ambito tecnologico per l’epoca.
Sul suo volto apparve un’espressione brutta, quasi disperata poiché sapeva che i tecnici non avevano poi molto tempo per poterla sistemare prima dell’inizio del campionato. Le critiche però spinsero lui e il team a lavorare duramente al fine di garantire al campione una moto di livello per il 2004 e così fu per fortuna.
Ripensando a quei momenti Uccio ricorda il volto di Valentino, un volto teso e preoccupato a testimonianza di come la situazione fosse davvero critica. Quando abbandonarono la presentazione, dialogando tra di loro, si resero conto di come una moto in quello stato sembrasse una moto realizzata 10 anni prima rispetto al 2003.
Il più caro amico di Rossi ha parlato anche di come è nata l’idea di passare da Honda a Yamaha. Una vera e propria follia per quei tempi visto che Honda rappresentava il massimo assoluto. La scelta però è stata sin da subito trasparente nei confronti dei vertici della casa alata dato che i due hanno dichiarato in maniera chiara e netta la loro intenzione di cambiare squadra.
Una decisione che poi ha portato dei frutti importanti come il titolo ottenuto al debutto, proprio nel 2004, quasi a voler dimostrare che grazie al suo talento e agli uomini giusti Valentino era in grado di essere un vero Re Mida, trasformando in oro qualunque moto toccasse. Il primo periodo in Yamaha è stato positivo, sia a livello di risultati che di ambiente permettendo al campionissimo italiano, di prolungare la propria striscia di successi che lo hanno reso leggenda.
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