Una notizia a dir poco terribile catalizza l’attenzione di tutti sulla Tesla, che di certo non ne esce bene. Ecco la situazione.
Non è un periodo troppo facile per la Tesla, che dopo un 2022 da incubo ed un’ottima ripresa nella prima metà del 2023, ha dovuto fare i conti con un nuovo calo delle vendite. La compagnia di Elon Musk ha deluso gli investitori nel trimestre luglio-settembre, ed ora cercherà di rifarsi con dei nuovi tagli sotto il profilo dei prezzi, che già in passato avevano fatto guadagnare tempo.
La Tesla, lo scorso 30 di novembre, ha finalmente avviato le consegne del Cybertruck, il mostruoso pick-up elettrico che era stato svelato nel 2019, ma che per anni aveva fatto perdere le tracce. Ora i primi clienti lo hanno ricevuto, ma dopo una notizia positiva, c’è subito un nuovo problema da affrontare per la casa texana. Un ex dipendente sta scatenando una vera e propria guerra contro il marchio per cui lavorava.
Tesla, ecco che cosa sta succedendo
Sul sito web “tomshw.it“, è stata riportata una vicenda che fa luce su delle problematiche non da poco che hanno travolto la Tesla. Infatti, un ex dipendente ha accusato la compagnia di Elon Muskl. L’uomo avrebbe alluso a condizioni di lavoro non ottimali e messo in discussione, anche in relazione ad alcuni incidenti, la qualità dell’azienda.
L’ex dipendente ha diffuso migliaia di rapporti sugli incidenti avvenuti a queste auto ad emissioni zero, ma anche su tanti altri fattori, tramite un’intervista concessa alla “BBC“. A parlare è stato Lucasz Krupski, che ha affermato come gli hardware ed i vari software del sistema Autopilot non siano ancora pronti, e rappresentino pertanto un grave rischio per chi li attiva su strada. Già diverse volte ci sono stati degli incidenti in cui pare che il sistema di self-driving sia stato il responsabile.
Secondo l’uomo, la Tesla starebbe usando tutti come “cavie da laboratorio”, ed ora dovrà vedersela contro i grandi capi. Infatti, la compagnia di Musk ha preso provvedimenti legali contro di lui, ed ha deciso di accusarlo di appropriazione indebita di informazioni aziendali che, ovviamente, non dovrebbero essere diffuse secondo i vertici della casa texana. Krupski ha infatti condiviso con alcuni organi di stampa una grande quantità di dati che in teoria dovevano essere segreti, e che rischiano di far crollare il castello di sabbia delle auto elettriche. Inoltre, sono emersi anche altri fattori, come le difficoltà nella produzione del Cybertruck, il mostro della strada del quale tanto si parla.
Krupski è stato licenziato lo scorso anno dal marchio americano, con accuse come la violazione delle politiche aziendali scattando alcune foto presso un’installazione del marchio. Al momento però, il suo lavoro sta dando qualche frutto, visto che la NHTSA sta indagando sul sistema di Autopilot. Vedremo, alla fine di questa vera e propria battaglia, chi la spunterà, con una situazione che si fa sempre più grigia per la casa di Musk.