La decisione che è stata presa dal Governo penalizza le vetture cinesi, per le quali non è previsto alcun bonus. Sia i consumatori che i produttori sono rimasti sorpresi dal provvedimento.
Con l’anno solare che sta giungendo al termine, si stabiliscono nuovi parametri per quello successivo ovvero il 2024. S’iniziano a stanziare fondi e intraprendere iniziative anche per il settore della mobilità, quindi delle quattro e delle due ruote. Chiaramente un’attenzione particolare è rivolta alle vetture elettriche, per le quali sono previsti una serie di bonus, che incentivino la clientela a preferirle.
Un paese europeo ha preso a tal proposito una posizione inaspettata, decidendo di escludere i marchi cinesi dagli incentivi che saranno stanziati nel 2024 per le EV. Stesso discorso per la Tesla Model 3 e la Dacia Spring, proprio perché prodotte nel paese asiatico. Una scelta che ben presto è divenuta la notizia del mese, poiché figlia di una strategia inedita fino a questo momento ma ben chiara. La Francia intende favorire le auto prodotte in Europa, perciò taglia fuori dal “bonus écologique” il 35% del listino.
Il bonus sarà predisposto per chi ad esempio comprerà da marchi local oppure Stellanis, Renault e le auto dei vari gruppi tedeschi. Ad esempio, la Tesla Model Y è fabbricata a Berlino, quindi prevista negli incentivi, ma la produzione cinese è fuori sebbene il marchio sia lo stesso. Secondo il Governo centrale francese la Cina avanza una concorrenza sleale con metodi produttivi che prevederebbero dosi massicce di carbone, quindi non in linea con l’input energetico.
La Francia esclude le auto cinesi dai bonus: la notizia inaspettata
Il sistema che sarà adottato appena inizierà gennaio è organizzato secondo un sistema a punteggio, che prende in considerazioni vari aspetti della sostenibilità dei prodotti. Quindi si analizza l’impronta ambientale dello stabilimento produttore nonché i viaggi dalla fabbrica al punto vendita per distribuire le vetture. Chiaramente il bonus sarà rivolto principalmente alle famiglie a basso reddito, affinché abbiano pari opportunità nell’acquisto di un’auto elettrica. La formula prevista è quella del noleggio a lungo termine, per 3 anni. Lo Stato sovvenzionerà il primo maxi canone fino a 13.000 euro, poi se il canone mensile sarà non oltre i 100 euro, allora il modello sarà ammesso all’incentivazione.
Le auto cinesi produco il 60% dell’energia dal carbone, secondo gli studi condotti in Francia, quindi sono state tagliate fuori dalla nuova misura adottata. Si attende una reazione da parte di Pechino, soprattutto se altri paesi europei dovessero ispirarsi alla misura adottata in Francia. Proprio nello stato d’oltralpe si prepara anche un adesivo, che sarà esposto sui veicoli acquistati con la formula espressa, che dovranno essere riconoscibili in strada, mostrando che la vettura è “oggetto di aiuto dallo Stato”.