Dopo anni dal suo addio, la Saab potrebbe tornare in pista con un altro progetto. Ecco cosa bolle in pentola per lo storico marchio.
Nei decenni il mondo dell’automobile ha visto sparire diversi marchi che hanno fatto la storia. Ce n’è uno in particolare che è stato un vero simbolo, soprattutto verso la fine del Novecento, che ormai è sparito dalla circolazione. Parliamo di Saab, che ha sempre rappresentato sul mercato un qualcosa di non convenzionale, ed è per questo che nella sua carriera ha saputo distinguersi dalla massa. Dal 2011, anno della chiusura definitiva, non si è più parlato del marchio svedese e tutto, anche la sua storia, sembra essere stata sepolta.
La nascita della Saab Automobile è datata 1945 e si deve direttamente alla volontà della Saab AB, azienda svedese fondata appena 8 anni prima a Trollhattan, dedita alla produzione di aeroplani. Ma dopo qualche tempo il marchio volle lanciarsi anche nel mondo della auto, trasferendo su queste tutta l’esperienza accumulata con i suoi velivoli. A partire dallo studio della carrozzeria, che è sempre stata un punto di forza. A partire già dalla 92, con quella forma “a goccia”, con ruote interamente carenate e un montante C caratteristico che divenne un vero e proprio marchio di fabbrica.
E’ tra gli anni Settanta e Ottanta che l’azienda raggiunge il suo picco massimo, prima del passaggio alla General Motors. Ma è col nuovo millennio che le cose cominciano seriamente a peggiorare. Nel 2008 Saab prima finisce nel mirino della “connazionale” Koenigsegg che però non riesce nell’acquisto, poi passa all’olandese Spyker, ma anche questo progetto fallisce. E nel 2011 alla fine è costretta a chiudere i battenti in maniera definitiva. Ora però lo storico marchio Saab potrebbe tornare alla luce.
Saab, ritorno in grande stile?
Ora c’è la possibilità che il marchio torni in una qualche maniera su piazza. Il nome non è più utilizzabile, perché tornato sotto al proprietà del Gruppo Saab che opera nel settore militare, aeronautico e navale, ma in realtà ci sarebbe lei sotto il progetto di una berlina elettrica che ha già fatto il suo debutto, la Emily GT. Tutto grazie all’acquisizione di altri beni materiali e intellettuali (come il veicolo autonomo Pons) da parte della libanese EV Electra.
Infatti Saab nel 2012 sembra già poter tornare in corsa con la svedese NEVS, in seguito sostenuta dalla partecipazione del costruttore cinese Quingdao, che ne aveva acquistato marchio e stabilimento con l’intenzione di realizzare una variante elettrica della 9-3, ma poi dopo anni di tentativi rinunciò definitivamente.
Ma oggi la storia della casa svedese può ricominciare. E ad annunciarlo all’ultimo eCarExpo di Gothenburg è stato il fondatore e amministratore delegato di EV Electra, Jihad Mohammad, che ha dichiarato che dalla fabbrica di Trollhättan usciranno di nuovo automobili. la prima è proprio questa Emily GT, una berlina elettrica da 1.000 km di autonomia sviluppata dagli ingegneri della storica Casa svedese durante tutti questi anni.
Si tratta di una vettura a quattro porte e cinque posti di fascia alta progettata attorno ad un’enorme batteria da 175 kWh e che punta a sfidare subito la Tesla Model S, il top tra le elettriche, che ormai stanno sempre più prendendo piede. La produzione partirà anche in Turchia, ma il cuore sarà la vecchia Saab.