Auto cinesi, ridono dell’Europa: aggirata la manovra UE

Le automobili cinesi sono chiamate ad una costante corsa alla sfida automobilistica, e anche politica evidentemente.

Il mondo dell’automobilismo è certamente uno dei più movimentati in assoluto. Non solo per le quotidiane sfide commerciali a cui le aziende devono continuamente rispondere, e per il rapporto continuo con i clienti o papabili tali, ma anche per ciò che aspetta l’automotive a partire dal 2035.

byd nuovo impianto ungheria
Auto, che novità (motori.derapate.it – Canva)

Ci riferiamo alla transizione elettrica che fra meno di 15 anni cambierà non poche cose in UE e in tutto il mondo. La sfida fra svariati costruttori e Governi per quanto riguarda la corsa all’elettrico, però, è già abbondantemente iniziata.

Pensiamo alla Cina, che per l’ennesima volta ha dimostrato di voler fare la differenza nel segmento delle vetture a zero impatto ambientale. Certo, probabilmente nessuno si sarebbe mai aspettato una mossa del genere.

Cina, che colpo: news incredibile

Per l’ennesima volta siamo chiamati a parlare di BYD, azienda cinese che si sta facendo notare sempre più all’interno dell’automotive. A testimonianza di ciò, non solo gli ultimi risultati commerciali del brand, ma anche una news che non poteva passare inosservata e che dimostra come l’azienda punti a crescere sul piano internazionale e a far registrare numeri da record anche nel nostro continente.

byd fabbrica ungheria
Byd, nuova fabbrica in Ungheria (Byd) – motori.derapate

Alcune normative europee hanno tentato di mettere i bastoni fra le ruote alle società cinesi e alle loro auto importate. Pensiamo alla Francia, dove queste vetture sono state escluse dagli incentivi nazionali. BYD, anche per questa ragione, da tempo si muove per dotarsi di una vera e propria filiale europea efficace, efficiente e pronta ad ogni evenienza. E quindi? Beh, quindi il costruttore orientale ha scelto di fare tutto questo in Ungheria. Nel sud del Paese costruirà una nuova fabbrica. Ad est produce già alcuni autobus elettrici e aveva da tempo in programma una fabbrica di batterie.

In questo modo, le vetture prodotte d’ora in avanti saranno ‘europee’. Il Ministro degli Esteri dell’Ungheria, Szijjarto, ha definito quanto fatto da BYD come “uno dei più grandi investimenti della storia dell’Ungheria”, come riportato da Auto.hwupgrade. Non sono state fornite le cifre precise né dal Governo né dall’azienda. In ogni caso, BYD ha fatto sapere che intende generare migliaia di nuovi posti di lavoro, lavorando su tutta la catena di approvvigionamento per creare un ecosistema il più sostenibile possibile. Insomma, l’industria cinese continua a farsi largo in europa, e l’avanzata dei nuovi modelli low cost provenienti dal Paese del Dragone non può che rappresentare una nuova sfida per le grande aziende del continente.

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