Il termine più bizzarro dell’automobilismo: ecco perchè chiamano così queste auto!

Il mondo dell’automobilismo è ricco di categorie diverse, ed oggi vi parleremo di una curiosità sulla F1. Ecco il termine più bizzarro.

Oggi andremo a dare un’occhiata ad una grande curiosità che c’è attorno al mondiale di F1, ma che è stata utilizzata anche in altre discipline del motorsport. Purtroppo, questa denominazione non viene più utilizzata da molti anni, dal momento che i regolamenti sono cambiati impedendone l’utilizzo. Come ben sappiamo, il Circus va sempre alla ricerca del contenimento dei costi, e questo non fa altro che causare limitazioni e problemi ai vari team.

F1 che termine
F1 spiegazione clamorosa – Motori.Derapate.it

Il discorso è legato al muletto, detto anche auto sostitutiva, che permetteva ai piloti ed alle squadre di avere una monoposto in più all’interno del garage. A questo punto, andiamo ad analizzare quello che era il suo funzionamento e perché oggi non viene più utilizzata nel Circus.

F1, ecco cos’era il muletto e la sua funzione

Nel mondiale di F1, prima che venisse bandito qualche anno fa, veniva utilizzato il muletto, ovvero una sorta di auto sostitutiva. In sostanza, all’interno del loro garage, le varie squadre avevano la possibilità di alloggiare ben tre monoposto, in modo da poterne usare una in più nel caso in cui, a pochi minuti dalle qualifiche o dal via della gara, ci fosse stato un problema non risolvibile sull’auto con cui si sarebbe dovuti scendere in pista.

Ferrari Muletto che soluzione
Ferrari Muletto con Michael Schumacher in azione (ANSA) – Motori.Derapate.it

Il muletto veniva utilizzato nelle prove libere ai tempi in cui potevano girare anche i collaudatori dei vari team, in modo da poter testare delle nuove soluzioni tecniche, utili per lo sviluppo. In inglese, il muletto veniva identificato come mule car, e poteva essere impiegato anche in gara. Per farvi un esempio pratico, utilizziamo proprio l’immagine di questa Ferrari che vedete in alto.

Si tratta della F2005 con Michael Schumacher al volante durante il GP della Cina di quell’anno, che chiudeva una stagione terribile per la Scuderia modenese. Il tedesco disputò la gara di Shanghai al volante del muletto, dal momento che una mezz’ora prima del via della gara, durante i giri di schieramento, la sua monoposto da corsa entrò in collisione con la Minardi di Christian Albers.

Ovviamente, con così poco tempo mancante allo spegnimento dei semafori, non c’era la possibilità per i meccanici di riparare al danno subito, ma il muletto entrò in azione per permettergli di prendere il via della corsa. Una cosa di questo tipo salvò anche Kimi Raikkonen a Monza nel 2007, in una gara in cui ottenne il terzo posto, fondamentale per la conquista del titolo mondiale.

Il finlandese andò a sbattere nelle ultime prove libere, con la Ferrari che gli diede così il muletto per prendere parte alle qualifiche ed alla gara, permettendogli di salire sul podio. Il muletto è stato poi eliminato a partire dalla stagione 2008, nell’ambito della ricerca del contenimento dei costi, ed oggi non è più possibile avere una terza macchina nel garage.

Gestione cookie