Una notizia sconvolgente ha lasciato i fan della F1 senza parole. Ecco cosa è accaduto in un team minore con legami molto stretti con la Scuderia Ferrari.
In Formula 1 non c’è mai nulla di sicuro. Non a caso hanno ideato la seria TV su Netflix “Drive to Survive” per enfatizzare la difficoltà di sopravvivere in un ambiente molto competitivo. Non vi sono mezze misure in termini di performance: o si vince tutti insieme o si perde. Alla fine contano solo i risultati e, di conseguenza, è sempre più impensabile che manager e piloti possano continuare il loro lavoro se terminano all’ultimo posto della graduatoria.
Uno dei personaggi nostrani più in voga del circus è Gunther Steiner. Quest’ultimo ha una lunghissima esperienza nel Motorsport, avendo iniziato molto giovane nei Rally. Il tecnico di Merano, nato da una famiglia di macellai, ha cominciato come meccanico di una 323 4WD, entrando nel Rally Team Europe di Mazda. Collaborò nel team giapponese sino al 1988. In seguito lavorò come assistente team manager per la Top Run Srl.
Nel 1990 iniziò come ingegnere responsabile dello sviluppo del Jolly Club in Italia. Alla fine del 1996 volò in UK per collaborare con Prodrive nel team Subaru World Rally. Si aggiudicò il campionato europeo di rally con il driver Krzysztof Hołowczyc e il suo nome spopolò. In seguito prese l’incarico di direttore tecnico nel team M Sport per avviare il progetto Ford Focus WRC.
Pur non essendo laureato venne promosso come direttore dell’ingegneria nel 2000, integrandosi alla perfezione nel Ford World Rally Team, insieme ai piloti Colin McRae e Carlos Sainz, giungendo al secondo posto nelle stagioni 2000 e 2001. Corsi e ricorsi storici perché in griglia, in Formula 1, Steiner si è ritrovato il figlio del Matador. Date una occhiata su che macchina è stato paparazzato un fenomeno della massima categoria del Motorsport.
F1, Licenziamento in casa Haas
Il tecnico altoatesino ha continuato il suo percorso professionale nel Motorsport, lavorando al fianco di Niki Lauda nel Team Jaguar. Il 3 volte campione del mondo austriaco diede fiducia a Steiner, promuovendolo come responsabile engineering del team con sede a Milton Keynes. L’italiano fu capace di gestire la squadra ma sul piano tecnico la vettura non diede le soddisfazioni sperate. A quel punto la Ford che era alle spalle del progetto annunciò che Steiner sarebbe stato sostituito dal project manager David Pitchforth per un progetto di ristrutturazione che si rivelò fallimentare.
Con il passaggio della Jaguar al nuovo team Red Bull, Steiner fu nominato direttore delle operazioni tecniche. Dietrich Mateschitz propose a Steiner la costituzione di un team NASCAR negli Stati Uniti. Steiner accettò di trasferirsi a Mooresville, nella Carolina del Nord, lanciando in qualità di direttore tecnico il progetto NASCAR della casa austriaca. Dopo due anni trascorsi negli Stati Uniti, Steiner iniziò una nuova attività nella società di produzione Fibreworks Composites nel gennaio 2009.
Con il lancio del team americano Haas nel circus della F1 il suo nome era già in cima alla lista. Il boss Gene Haas diede tutto nelle mani dell’altoatesino che strinse partnership fondamentali con Dallara, lato telaio, e Ferrari per la fornitura delle Power Unit. I risultati all’inizio furono eccezionali. Nel campionato costruttori 2018 la Haas chiuse al quinto posto. Le cose sono andate sempre peggio, tra problemi finanziari e con i piloti, e a sorpresa Steiner è stato sostituito da Ayao Komatsu. Il decimo posto in graduatoria con due driver di alto profilo come Hulkenberg e Magnussen, nel 2023, ha pesato tantissimo.