Quando la Ducati ha deciso di accogliere Marc Marquez già sapeva a cosa sarebbe andata incontro. Ora, però, l’annuncio conferma le preoccupazioni
Oltre a essere un fenomeno, un vincente e una persona molto competitiva, il sei volte campione del mondo di MotoGP è anche un personaggio piuttosto particolare e non troppo amato da diversi suoi colleghi. Lo sa bene Valentino Rossi, suo acerrimo contendente. Marquez ha trascorso diversi anni della sua carriera caratterizzata proprio dalle grandi sfide contro l’italiano.
Marc Marquez ha già firmato con il team Gresini, sotto l’egida della Ducati. I tifosi del team di Borgo Panigale sono divisi in tre diverse fazioni: i contenti per l’approdo di un campione di tale portata, coloro che mal sopportano i suoi atteggiamenti e, infine, quelli preoccupati per l’alta competizione fra i piloti della Casa motociclistica italiana.
Di quest’ultima fazione fa parte Carlo Pernat, ossia il manager del pilota Enea Bastianini, il campione di Moto2 nel 2020 e oggi nel team ufficiale della Ducati (ma in forte ansia perché il suo sellino è molto ambito, vedi le ultime dichiarazioni di Jorge Martin). L’altissimo livello di competizione esistente nel 2023, già all’interno delle varie squadre in pista con le moto Desmosedici, non è nulla in confronto a ciò che avverrà nel 2024.
L’attesa è essa stessa il piacere
Il 2023 si è appena concluso e ha visto come protagonisti in primis Bagnaia e Jorge Martin, che si sono giocati il campionato all’ultima gara. Ma Marc Marquez è spesso stato lì a competere con loro, anche se il più delle volte distaccato, specie per una moto poco affidabile che lo ha condotto a diverse cadute durante l’anno. Ora che anche lui, però, guiderà una Desmosedici della Ducati, già testata a Valencia dopo la firma, allora la questione cambierà di netto.
Inoltre, l’8 volte campione del mondo sembra aver ripreso la forma avuta precedentemente ai tanti infortuni capitatigli durante questi ultimi anni. I presupposti per un’altissima competizione nel 2024, quindi, ci sono tutti, con Bastianini, Bezecchi, Quartararo, Binder lì pronti a rosicchiare punti durante l’annata. Per Pernat e tanti altri, però, ciò potrebbe recare scompiglio all’interno dei team e lo ha detto chiaramente.
“Marquez alla Ducati potrebbe divenire una bomba a orologeria”, ha affermato il manager in un’intervista rilasciata a CusanoNews7 (Formulapassion.it). “Questa mossa, personalmente, non l’avrei mai fatta”, ha poi proseguito Pernat. Infine, chiude pensando al futuro della Ducati, in special modo soffermandosi sulla politica della crescita dei giovani da essa proposta: “Un personaggio così cambia gli equilibri, anche se Bastianini resterà comunque in lizza per la vittoria del Mondiale”.
