L’Alfa Romeo ha sempre mostrato un grande stile con le proprie auto, ma per un modello c’è stato un “furto” alla Ferrari.
Il rapporto tra l’Alfa Romeo e la Ferrari è sempre stato molto particolare e per certi versi anche burrascoso. La motivazione è legata al fatto che il grande Enzo fu uno dei principali dirigenti della storia della casa milanese negli anni ’30, prima di abbandonare in modo abbastanza deciso il proprio rapporto con l’Alfa.
Per questo motivo è normale che vi sia sempre stata un po’ di rivalità tra le parti, con l’Alfa Romeo che negli anni ha puntato sempre di più su un mercato elegante e di lusso, ma mai ai livelli della Ferrari. Uno degli aspetti inoltre che ha sempre differenziato le due realtà sta nel fatto che in un caso si è deciso di vedere il motorsport come un supplemento al mercato, mentre nell’altro è il punto cardine essenziale.
Enzo Ferrari infatti ha venduto le quote dell’azienda alla famiglia Agnelli alla fine degli anni ’60 solo nel momento in cui l’Avvocato assicurò di volersi occupare solo della sezione delle auto di serie, lasciando invece la parte delle corse al Drake. Ecco dunque come mai vi è sempre stata delle rivalità tra i due grandi orgogli italiani.
Qualcuno ha però pensato bene che le divergenze alle fine spesso tolgono solo delle grandi opportunità. Ecco dunque come mai il costruttore di auto australiano Jeff ha deciso di dare vita a un progetto davvero sensazionale che ha permesso di unire lo stile del Biscione, con il favoloso e straordinario motore di Maranello.
Alfa Romeo 2000 GT Veloce: il motore è un V8 della Ferrari
All’inizio degli anni ’70 l‘Alfa Romeo stava raccogliendo un discreto successo con il lancio sul mercato internazionale della 2000 GT Veloce. Quest’ultima era un modello che fu prodotto tra il 1971 e il 1976 e che si presentava con un motore 4 cilindri da 2000 di cilindrata che le dava modo di erogare fino a un massimo di 131 cavalli.
In questo modo la vettura meneghina era in grado di toccare un picco massimo davvero molto considerevole, dato che arrivava fino a un massimo di ben 200 km/h. Già questi dati per il tempo erano più che ottimi, ma Jeff ha capito che questa struttura poteva essere potenziata ancora di più, montando al proprio interno il motore V8 della Ferrari.
La scelta ricadde su di un modello del 1973, che in un primo momento non era nelle migliori condizioni, ma per fortuna il costruttore oceanico ebbe modo di rimettere in sesto i vari pezzi per poi migliorarne la potenza. Ecco dunque come era tempo di dire addio al 4 cilindri da 2000 di cilindrata e abbracciare un V8 Tipo F1 da 3600 di cilindrata.
Un risultato che ha dato così modo a questa vettura di erogare oltre 300 cavalli, ma Jeff non ha intenzione di vendere questo modello. La cosa più incredibile è che sembra che non sia solo un’idea perfetta per un’auto da collezione, ma l’australiano intende utilizzarla come auto per tutti i giorni, il che lo rende un progetto davvero straordinario.