Per la Ferrari è arrivata una notizia molto negativa, che viene direttamente dal Governo. Ecco tutti i dettagli sulla vicenda.
Manca poco più di un mese e mezzo al via del mondiale di F1 targato 2024, con la Ferrari che andrà a svelare la nuova monoposto il prossimo 13 di febbraio. L’evento, che dovrebbe tenersi a Maranello, vedrà la 676, che ancora non ha un nome ufficiale, debuttare subito in pista, con il Filming Day previsto sul tracciato di Fiorano Modenese che vedrà Carlos Sainz e Charles Leclerc esordire dopo aver tolto i veli all’auto.
La Ferrari dovrà sicuramente mettere in mostra dei passi in avanti rispetto al 2023, nel quale ci sono state le solite delusioni, che hanno impedito di rispettare le solite promesse della vigilia. La SF-23 è stata un’auto fallimentare e quella del 2024 sarà una rivoluzione completa, ma ora c’è anche una decisione del nostro Governo che può causare diversi problemi.
Ferrari, il Governo non aiuta il Cavallino
Per spiegarvi nel dettaglio ciò che è stato deciso dal Governo, occorre fare un salto indietro al 30 di aprile del 2019, quando fu approvato il ben noto Decreto Crescita. Con esso, il Governo di Giuseppe Conte puntò su alcune misure utili per agevolare la crescita economica, ma anche gli investimenti che dovevano essere svolti in Italia. Esso divenne legge a partire dall’estate seguente, e c’è da dire che tale decreto ha dato una bella mano anche al mondo dello sport.
Infatti, si parlò di un regime fiscale agevolato per favorire l’arrivo in Italia anche di lavoratori stranieri, ed è stato il calcio lo sport che ne ha approfittato nella maniera più importante. Le società, tanto per farvela breve, a fronte della spesa lorda avevano anche la possibilità di versare cifre più nette nelle tasche di coloro che lavoravano per loro.
Tuttavia, il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha deciso di cambiare tutto, sino ad abolirlo a partire dello scorso primo di gennaio. Qualche tempo fa, il noto giornalista britannico Joe Saward scrisse: “Un team di F1 può approfittare delle agevolazioni fiscali del proprio governo, con una tassazione che viene ridotta per i lavoratori stranieri non qualificati, dato che poteva offrire e dichiarare uno stipendio più basso rispetto ai rivali. Inoltre, faceva entrare nelle tasche del dipendente più denaro, per effetto delle agevolazioni fiscali“.
Va però detto che la Ferrari, alla fine dei conti, andava solamente a pareggiare i conti con gli altri team, dal momento che da noi il costo del lavoro è più elevato che in Inghilterra, per cui non c’è mai stato un reale vantaggio. Al contrario, con l’eliminazione del Decreto Crescita, ora la casa di Maranello si troverà in una situazione di inferiorità da questo punto di vista.
L’abolizione del Decreto Crescita avrà ora effetti sull’arrivo a Maranello di personale straniero, dal momento che non ci saranno più agevolazioni fiscali su queste operazioni. Dunque, il 2024 non è iniziato bene per il Cavallino, che dopo le difficoltà tecniche e sportive, deve ora combattere anche con le decisioni governative.