C’è la possibilità di ottenere il bonus benzina, in che consiste e come ottenerlo. Occasione da sfruttare assolutamente.
I prezzi dei carburanti, benzina e diesel su tutti, stanno fortunatamente attraversando un periodo di ribassi, nonostante la vicinanze delle festività. Si tratta di certo di una notizia incoraggiante per gli automobilisti italiani, ma tuttavia le spese e l’inflazione continuano a mordere a farsi sentire nei bilanci familiari.
Quindi occorre sfruttare ogni occasione che si prospetta per contenere e limitare le spese in tutti i settori, da quello alimentare ai costi per svaghi e intrattenimento. Anche nel settore automobilistico si può cogliere qualche buona occasione, come nel caso del bonus benzina, che riguarda quindi gli italiani alle prese con spostamenti e viaggi in auto. Ma di che cosa si tratta?
Bonus benzina, i beneficiari della prestazione
Ad essere coinvolti da questa possibilità non sono purtroppo tutti gli automobilisti. Riguarda infatti soltanto una categoria specifica di lavoratori: i dipendenti del settore privato. Il bonus benzina consiste in un buono sconto che può raggiungere i 200 euro non soggetti a fiscalità.
L’erogazione di questa agevolazione rimane facoltà dei datori di lavoro in aziende, in studi professionali o contesti non pubblici. Non si presenta alcuna domanda, ma si contratta direttamente con il datore di lavoro. L’erogazione di questo beneficio è stato prorogato con il Decreto Carburanti per tutto l’anno in corso, ma potrà essere concesso fino al 12 gennaio 2024.
Questo bonus rappresenta una buona opportunità anche per i datori di lavoro che possono ampliare il welfare aziendale con un’esenzione di tipo fiscale. L’erogazione può avvenire sotto forma di voucher, benefit aziendale e come premio di risultato. L’uso del buono benzina consente l’acquisto di carburante di qualsiasi genere, compresa la ricarica presso le colonnine per le vetture elettriche.
I primi ad essere quindi interessati a questa opportunità sono i pendolari con contratto regolarmente registrato, impiegati nel settore privato. Un altro aspetto importante da sottolineare riguarda l’esenzione fiscale del buono, come determinato dal Decreto carburanti, che quindi non viene considerato nel calcolo del reddito del lavoratore.
Quindi l’importo non va dichiarato nel modello 730 nel reddito imponibile. Tuttavia va ricordato che, se versato come benefit aziendale, non rientra nel massimale previsto per la non imponibilità del beneficio. Questo comporta potenzialmente una tassazione normale, se i limiti massimi per gli altri benefit aziendali siano oltrepassati.
Questa implicazione fiscale deve essere chiara a dipendenti come a datori di lavoro, per valutare l’opportunità dell’erogazione. Concludiamo ricordando che il bonus benzina è riservato ai dipendenti del settore pubblico, ne sono esclusi dipendenti pubblici, disoccupati con Naspi o altre indennità, lavoratori autonomi, amministratori e titolari di borse di studio.