Invasione di automobili cinesi, adesso la preoccupazione è altissima. I marchi italiani e non sembrano incapaci di reggere l’ondata in arrivo…
Nel caso non ve ne foste accorti, il mercato europeo ha subito uno stravolgimento fortissimo in questi anni: sono tanti gli economisti ed esperti del settore che avvertono ormai da tempo che l’arrivo delle normative del 2035 sulle auto elettriche è deleterio per le case europee e americane, molto meno preparate rispetto alle rivali cinesi a questo cambio radicale.
Alcuni marchi si sono mossi meglio, altri peggio, fatto sta che i brand cinesi stanno prendendo decisamente il sopravvento. Lo dicono i dati relativi alle vendite nel nostro paese che premiano tra le altre due case cinesi che hanno una “facciata europea” dato che si sono mosse in modo così lungimirante da creare un accordo con case occidentali molto famose. Ma ci arriveremo per gradi.
Stando ai dati raccolti, le vetture cinesi hanno iniziato realmente ad incidere sul mercato proprio in questo anno che si sta concludendo al punto da segnare una percentuale non da poco sulle vendite complessive nel nostro paese. I marchi però hanno una caratteristica che sembra rivelare che le dichiarazioni di un ministro cinese, secondo cui solo i brand con una strategia a lungo termine avrebbero inciso sul mercato, non erano campate in aria dopo tutto.
Volto europeo, cuore cinese
Le automobili cinesi vendute fino a dicembre 2023 sono state ben 61mila, dicono i dati di Autoappassionati, una percentuale elevata che si attesta appena sotto il 5% delle vetture vendute in tutto il nostro paese. Ma la cosa interessante è che sono DR Automobiles ed MG ad aver fatto il vero “boom” quest’anno. Entrambi marchi che, vale la pena ricordarlo, hanno un logo europeo ma sono legate alla Cina con DR legata a Chery e MG al Gruppo SAIC asiatico.
Altamente probabile che la differenza l’abbiano fatta i prezzi contenuti di questi veicoli, capaci di vendere – complessivamente – più di Alfa Romeo e Tesla. Il paragone però va considerato anche nel momento in cui questi due brand hanno quasi soltanto automobili molto costose nel loro listino ufficiale. Questo spiega il sorpasso.
Per chiudere è impressionante soprattutto il risultato raggiunto dalla casa ex British Leyland che ha visto crescere i suoi utili in Italia addirittura di oltre il 300%: la strategia ha premiato, prendere un marchio assente dal mercato da anni ma molto amato dagli italiani e proporlo su automobili cinesi che costano poco. Una mossa di marketing semplicemente andata a buon fine.