Gli automobilisti in questi anni sono terrorizzati dal rischio di essere multati, ma con queste vetture non c’è da correre il rischio.
Le innovazioni nel mondo dei motori che si stanno attuando in questi ultimi anni sono un qualcosa di straordinario e di incredibile, dimostrazione di come lo sviluppo tecnologico abbia ormai raggiunto dei livelli mai visti prima. Questo però comporta anche una serie di novità non sempre ben chiare agli automobilisti, con il numero di multe che è in netto aumento.
I dati degli ultimi anni non sono per nulla positivi in Italia, tanto è vero che nel 2023 sono state emanate quasi 2 milioni di multe. La tipologia di multa maggiormente “in voga” nel Belpaese è quella legata ai limiti di velocità non rispettati, infatti si è passati da poco più di 400 mila sanzioni nel 2022 a oltre 700 mila nel 2023.
Questo significa che sono aumentati a dismisura i dispositivi che segnano la velocità delle vetture, ma non è il solo motivo che comporta a delle sanzioni. Anche le Zone a Traffico Limitato stanno crescendo a vista d’occhio e nel caso in cui si dovesse entrare in una di queste strade, ecco che scatterebbe la multa, a meno che non si sia dotati di permesso.
Dunque le sanzioni in strada sono ormai sempre più frequenti, ma ora il Codice della Strada deve iniziare a pensare anche a delle novità tecnologiche. Negli USA si sta lavorando moltissimo per rendere comuni in tutto il mondo le vetture con guida autonoma, ma chi pagherebbe la multa in caso di infrazione?
Auto con guida autonoma: chi paga la multa?
L’azienda che da anni si sta mettendo maggiormente in luce per la produzione di automobili con guida autonoma è Cruise. Quest’ultima ormai è ben nota per dare vita a quelli che ormai sono chiamati “robot-taxi” e hanno il compito prettamente di servire i ristoranti con il servizio di delivering.
Il problema è che non tutto sta andando per il verso giusto, con la California che, dopo essere stata entusiasta di aver lanciato sulle proprie strade queste auto del futuro, ora si è tirata indietro. Sono ancora troppi i dubbi attorno a questi mezzi e soprattutto non è chiaro chi sarebbe il colpevole nel caso in cui ci fosse un incidente.
Lo studio non è stato portato avanti solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. A esprimersi, togliendo così ogni dubbio sulla responsabilità diretta in caso di incidente con queste vetture, è stata la Commissione dei Trasporti dell’Unione Europea. La notizia farà sicuramente molto felici le aziende produttrici, infatti non saranno loro a essere ritenute responsabili.
Al massimo i produttori possono essere citati in giudizio in caso di problemi nei dispositivi. Le multe però al momento finiscono in un nulla di fatto, con la California che ha esposto questo problema. Le Forze dell’Ordine hanno sanzionato alcuni robot taxi, ma non essendo guidati da nessuno, non c’è nemmeno un indiziato per pagare. I regolamenti sono fondamentali per poter capire come sarà il futuro della mobilità.